LA VERITA' E' D'ORO
Dal libro di Carlo Spartaco Capogreco Il piombo e l’argento è partita la proposta di ripristinare, nel “caso Facio”, la verità dei fatti anche riguardo alla medaglia d’argento conferita alla memoria di Dante Castellucci nel 1963 con una motivazione non rispondente a verità. Un vero e proprio falso in atto pubblico, da alcuni già denunciato inutilmente in passato (leggi l’intervento di Pierluigi Ghiggini su “Reggio nel web" del 20 marzo 2007); una strumentalizzazione della memoria del mitico comandante partigiano realizzata, probabilmente, in omaggio ad una visione apologetica della Resistenza.
In un certo senso - come sostiene Capogreco - Facio è stato ucciso due volte: la prima con il piombo delle pallottole, la seconda con l’argento di quella mendace medaglia al valore.
La ricerca storica ha ormai dimostrato inequivocabilmente che Facio, caduto ad Adelano di Zeri (Massa Carrara) il 22 luglio 1944, non è caduto in combattimento, ucciso dai nazi-fascisti, come recita la motivazione della medaglia d’argento, bensì fu vittima di un processo-farsa messo in scena da alcuni fra i suoi stessi compagni, e ingiustamente fucilato.
Di fatto, non c’è stata mai una vera riabilitazione di Dante Castellucci che avrebbe, invece, meritato d’essere ricordato come eroe coraggioso e leale della nostra Lotta di Liberazione.
All’indomani dell’uscita de Il piombo e l’argento, si sono attivati in tanti col proposito di rimediare allo sconcio della medaglia d’argento “menzognera”. Anzitutto il senatore Andrea Ranieri, della segreteria nazionale dei Ds, che sulla prima pagina de l’Unità del 13 febbraio 2007, ha annunciato di volere andare fino in fondo, nelle opportune sedi istituzionali, per ristabilire “anche negli atti ufficiali la verità ad oggi negata”. Anche il governatore della Calabria, Agazio Loiero, si è pronunciato immediatamente in favore del ripristino della verità storica sulle gesta di Facio.
Una “petizione nazionale” al Presidente Napolitano, affinché venga “cancellata” la falsa medaglia del 1963 e sia concessa a Dante Castellucci la medaglia d’oro, è stata annunciata pubblicamente a Sarzana, in occasione della prima presentazione pubblica del libro Il piombo e l’argento, avvenuta il 19 marzo 2007 in quella città (leggi l’articolo di Pino Meneghini su “Il Secolo XIX" del 21 marzo 2007). Tale proposito è stato ribadito, nella capitale, da storici, intellettuali e semplici cittadini convenuti, il 12 marzo, alla “Casa della Memoria” per la presentazione romana de Il piombo e l’argento. “La Regione Calabria – ha sostenuto nell’occasione Agazio Loiero – appoggerà la richiesta per l’assegnazione della medaglia d’oro al valore per il comandante partigiano Dante Castellucci, perché si possa così ristabilire la verità storica su un eroe della nostra terra, facendo piena luce su una delle zone grigie che hanno caratterizzato la Resistenza italiana”.
Moltissime adesioni alla petizione sono state raccolte a Reggio Emilia, a Parma e a Sant’Agata d’Esaro (Cosenza), venerdì 20, sabato 21 e martedì 24 aprile 2007, nel corso della presentazione del libro di Capogreco in queste località. Di grande significato, a Reggio Emilia, l’adesione di Maria Cervi, che nel porre la propria firma, ha tracciato un commovente ritratto di Facio che conobbe personalmente, da bambina, nel 1943 . Altrettanto importante l’adesione all’appello per la medaglia d’oro a Castellucci sottoscritta da Rossella Cantoni, presidentessa dell’ Istituto Cervi . In Calabria, nel paese natale di Dante Castellucci, la petizione alla Presidenza della Repubblica – come ha annunciato il sindaco di Sant’Agata d’Esaro, Carmine Arcuri – è stata fatta propria dall’intero Consiglio comunale, nel corso di una riunione straordinaria indetta alla vigilia del 25 aprile che ha deliberato anche l’intitolazione della piazza principale del paese a Dante Castellucci (leggi l'articolo F. Mollo su “Il Quotidiano della Calabria" del 25 aprile 2007).
Il 22 luglio 2007, per chiedere l’assegnazione della medaglia d’oro alla memoria di Dante Castellucci, in occasione del 63° anniversario della sua fucilazione, ha rivolto un appello al Presidente della Repubblica ed ai ministri di Grazia e Giustizia e della Difesa un autorevolissimo gruppo di storici italiani (vedi anche l’elenco dei firmatari e il servizio del TG2).
Attraverso questo sito è tuttora possibile, per chiunque, firmare la petizione, promossa dagli storici, per il conferimento della medaglia d’oro a Facio: FIRMA ANCHE TU!
Torna alla Home Page |